Quando parlo alle persone di banner pubblicitari, solitamente mi guardano con una faccia schifata
E la ragione è chiara!
Il primissimo annuncio display online è stato mostrato da AT&T sul sito Web HotWired nel 1994, e aveva una percentuale di clic del 44%!
Ora, se tutto va bene, il CTR medio dei banner pubblicitari è del 0,5%!
La ragione è semplice… ormai le persone hanno fatto gli anticorpi ai banner pubblicitari. Li sanno riconoscere e li evitano!
Qui sotto puoi trovare anche una lista dei CTR dei banner pubblicitari divisi per settore:
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Auto 0,60%
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B2B 0,46%
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Servizi per i consumatori 0,51%
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Incontri e dati personali 0,72%
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E-commerce 0,51%
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Istruzione 0,53%
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Servizi per l’impiego 0.59%
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Finanza e assicurazioni 0,52%
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Salute e medicina 0,59%
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Beni per la casa 0,49%
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Servizi industriali 0,50%
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Legale 0,59%
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Immobiliare 1,08%
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Tecnologia 0,39%
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Viaggi e ospitalità 0,47%
Il nostro lavoro, come pubblicitari, è sfruttare al meglio questo tipo di annunci.
E ora vediamo come farlo e impariamo ad evitare gli errori più comuni!
Gli annunci banner, possono essere visualizzati su tutti quei siti che aderiscono al programma di Google Adsense.
Tutti i siti che fanno parte di questo network, vengono definiti Google Display Network (abbreviato in GDN) e attualmente sono più di 11 Milioni !!
QUANDO UTILIZZARE GLI ANNUNCI DISPLAY
Di fatto quando parliamo di questo tipo di annunci, parliamo di un tipo di pubblicità molto simile agli annunci di Facebook.
Si tratta sempre di una pubblicità di tipo Push, ottima da utilizzare nella fase alta di un Funnel (Awareness & Consideration) e in fase di remarketing.
Inoltre a volte un click, in rete search, può essere troppo costoso, e per questioni di budget, può essere più conveniente lavorare con la GDN.
I metodi di targetizzazione degli annunci display sono molti. Infatti possiamo targetizzare sia le persone che i siti:
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Targeting per Posizionamento: possiamo impostare che i nostri annunci appaiano solo su determinati tipi di siti, che magari parlino di un argomento simile al nostro contenuto (possiamo anche andare a scegliere i siti web 1 ad 1);
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Targeting per dati Demografici: possiamo selezionare il tipo di persone che vedranno i nostri annunci. Uomoni, donne, di che fascia d’età, con figli o senza e, in alcuni paesi, possiamo selezionare anche la loro fascia di reddito;
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Targeting per Interessi: possiamo infatti ad andare a selezionare dei segmenti di pubblico in base a loro interessi specifici (proprio come Facebook). Ma possiamo andare più a fondo! Possiamo infatti selezionare direttamente i segmenti di pubblico che stanno attivamente cercando determinati tipi di prodotti di servizi!! Questi ultimi di chiamano segmenti in-market.
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Targeting per segmenti personalizzati: possiamo inoltre crearci delle liste di persone ad hoc, che hanno già interagito con il nostro sito/applicazione per fare qualche campagna di remarketing.
GLI ERRORI PIÙ COMUNI NEGLI ANNUNCI DISPLAY
Come detto prima, il nostro lavoro, come inserzionisti, è quello di creare annunci il più pertinenti e più chiari possibili.
Come sempre la differenza la fa il contenuto!
Possiamo fare il targeting migliore del mondo, ma se l’annuncio, non da nessun valido motivo per essere cliccato o comunque non è in grado di distinguersi dalla massa sicuramente ne risentiranno le prestazioni.
Detto questo vediamo almeno 3 errori frequenti negli annunci display di Google Ads:
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Non impostare un limite massimo di Impressions giornaliere delle inserzioni: a nessuno piace essere tartassato dagli stessi banner infinite volte al giorno! C’è quindi un’opzione nelle campagne che permette di settare il numero massimo di impression per ogni utente. Non c’è un numero ottimale. Dipende dalla fase del funne in cui l’utente si trova. Di solito metto un numero massimo di 7 impressions/utente;
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Impostare un targeting troppo restrittivo: troppo spesso mi chiedono di campagne in rete display che NON partono! Questo è dovuto al fatto che, gasati dalle molte opzioni di targeting, l’inserzionista di turno, si mette ad utilizzarli tutti e si trova in una situazione del genere – Target Donne, dai 21 ai 40 anni, senza figli, in provincia di Pordenone, appartenenti al segmento in-market per Frigoriferi e posizionamento su 10 siti web scelti a mano – Una buona regola, visto che, come su Facebook, Google Ads, ci da una stima delle impressions che la campagna può ottenere, sarebbe quella di non scendere sotto le 100.000 impressions stimate. Altrimenti rischiamo che la campagna non parta mai.
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Perdere il controllo dei posizionamenti: possiamo anche trovare il caso opposto. Dove l’inserzionista sottovaluta la vastità del Network di Adsense e si trova a disperdere tutto il budget su posizionamenti come Applicazioni di giochi mobile. Ora, non so voi, ma se mi trovo una pubblicità sui giochi del mio smartphone, la mia prima reazione è quella di fastidio! Per fortuna esiste, oltre alle opzioni di targetizzazione per posizionamento, l’opzione di aggiungere dei posizionamenti ESCLUSI, dove possiamo escludere, 1 ad 1 i siti/app dove NON vogliamo che appaiano le nostre inserzioni!
IN CONCLUSIONE le inserzioni Display sono un’ottima opportunità per costruire Brand Awareness e Considartion ad un costo relativamente basso. Dobbiamo solo fare attenzione a rivolgerci ai segmenti di pubblico che più ci interessano, nel momento giusto, nel posizionamento giusto e con un contenuto in grado di lasciare il segno
NEI PROSSIMO EPISODI (ogni mercoledì su questo Gruppo):
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Google ADS – Campagne Shopping
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Google ADS – Campagne Video
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Case History e Compiti per casa!!!
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Introduzione a Google Analytics